febbre alta occasionale e ictus

Mi scuso se ripropongo un argomento magari già posto in precedenza, ma con tanti già aperti non è possibile sempre verificarlo.

Bene, detto questo, la mia domanda è personale.

Io ho 53 anni, sono stato colpito da ictus ischemico nel gennaio 2010 e sin'ora la mia maggior preoccupazione è stata quella di cercare di recuperare il possibile dell'emiparesi sx che ho avuto come conseguenza.

Non ho mai avuto ne raffreddori ne influenze dall'evento, la scorsa settimana in modo x me imprevisto ho avuto una notte con un freddo notevole che non riuscivo a combattere x ore seppur sotto le coperte, seguito, dopo un giorno di pausa da una nottata con febbre altissima, 39°, curata esclusivamente con ghiaccio x abbassare la stessa.

L'evento è durato esclusivamente x la notte stessa già al mattino il tutto era rientrato in una quasi normalità (37.3) x poi sparire completamente nel pomeriggio, lasciando come postumo soltanto un leggero raffreddore e della tosse secca fastidiosa.

Ora la curiosità che mi si pone è quella di capire se un tale evento, la febbre alta, può avere conseguenze sul trauma già avuto se si quali e se può portare a dei peggioramenti sul mio handy cap indico che una sensazione del genere l'ho già avuta trovandomi in una situazione di maggior difficoltà nel prendere i ritmi conquistati nel camminare.

Mipiacerebbe inoltre sapere come regolarmi in caso che l'evento si ripeta.
Grazie a tutti x le risposte

Penso che per la febbre si è trattato di un malanno stagionale che provoca per un po' di tempo una maggiore stanchezza. Nel dubbio comunque è sempre meglio, consultare il proprio medico, soprattutto se si assumono anticoagulanti.

Ringrazio x la risposta, ma confermo che qualche postumo deve averlo portato, ancora oggi la situazione di rigidità degli arti è moolto aumentata e non è più semplice come prima rilassare braccio e gamba contemporaneamente in utilizzo.

Se prima il cammino era fluido da non sembrare nemmeno sottoposto a limitazioni, ora è più a scatti e con decisa iper del ginocchio sempre poi accompagnata da una rigidità del braccio che non conoscevo più, non ancora con flessione ma sembra un travetto di legno.

Altra anomalia che ora noto è una riacquisita sensibilità a ogni elemento di disturbo esterno, mi basta che un cagnolino mi passi a fianco o che passi una bicicletta e quasi mi blocco nel camminare irrigidimendomi quasi da robot , se prima il bastone era solo un fattore di sicurezza nell'equililibrio ora è una base d'appoggio.

Che sia meglio che se persistono le difficoltà, mi rivolga al neurologo?

Sì, è meglio consultare il neurologo in questo caso, anzi indispensabile!

Ciao.
Ho letto il tuo quesito e le risposte.
Innanzitutto una precisazione: la sensazione può essere spiacevolissima ma 39 non è considerata "altissima": l'iperpiressia si considera tale oltre i 40°.
Non dovrebbe centrare, quindi, l'episodio di febbre elevata con le maggiori difficoltà riscontrate.
Meglio rivolgersi però ad un medico, come suggerito: è la causa della febbre che va accertata. Meglio escludere infezioni o problemi virali che potrebbero avere sintomi di vario genere.
Facci sapere!
Un saluto

Donatella