Ictus Ischemico e lavoro

Salve a tutti, ho 45 anni e facevo il magazziniere, a Giugno 2009 ho avuto un Ictus ischemico cerebrale transitorio,Ipertensione e Ipercolesterolemia, a gennaio 2011 la ditta dove lavoravo ha chiuso e quindi mi sono messo a cercare lavoro sempre come magazziniere, alla visita medica per il nuovo lavoro il medico dello studio mi ha comunicato che in seguito alla malattia che ho avuto doveva mettere delle limitazioni e cioè sollevare max 12 Kg che non posso essere esposto allo stress e non posso lavorare a ritmi sostenuti.
Dopo 8 mesi a cercare un lavoro e nel più bello che l'ho trovato solo ed esclusivamente perchè ho avuto la fortuna di alcune
conoscenze, mi ritrovo a cercare altri lavori.....ma con questi limiti cosa vado a fare.... .
Volevo gentilmente sapere da Voi se questi limiti sono fissi o dipendono dal medico e se c`è qualche legge a proposito.
Grazie a tutti

grazie dell'intervento interessante Secondo me è più un problema di medicina legale, per il quale non siamo preparati.
Ma una cosa te la voglio dire: se avessi anch'io un avvisaglia del male che mi stava colpendo, penso che mi sarei comportato diversamente. Soprattutto per il lavoro. Perchè credimi, essere un disabile in età lavorativa, come lo sono io, e non poter contare su parti del corpo necessarie per la vita quotidiana, è molto peggio. Io ho avuto alla tua stessa età il problema, nel modo più grave e conclamato, è ti ribalta il mondo.
Senza entrare nel merito della tua situazione, credo che quel medico abbia fatto il suo dovere, anche se, in un momento di crisi, le possibilità di lavoro fattibilite per te siano poche. Si tratta soltanto di pensare di più alla salute.
Cordialmente Giuseppe

Giuseppe ha scritto:grazie dell'intervento interessante Secondo me è più un problema di medicina legale, per il quale non siamo preparati.
Ma una cosa te la voglio dire: se avessi anch'io un avvisaglia del male che mi stava colpendo, penso che mi sarei comportato diversamente. Soprattutto per il lavoro. Perchè credimi, essere un disabile in età lavorativa, come lo sono io, e non poter contare su parti del corpo necessarie per la vita quotidiana, è molto peggio. Io ho avuto alla tua stessa età il problema, nel modo più grave e conclamato, è ti ribalta il mondo.
Senza entrare nel merito della tua situazione, credo che quel medico abbia fatto il suo dovere, anche se, in un momento di crisi, le possibilità di lavoro fattibilite per te siano poche. Si tratta soltanto di pensare di più alla salute.
Cordialmente Giuseppe

Grazie Giuseppe, mi è andata bene per fortuna, sono stato più fortunato di te, anch'io la penso così, ma ...... con moglie e 2 figli a carico ed un mutuo ventennale non penso ci sia altro da fare, lo stato non ci tutela affatto e quindi bisogna proseguire per la strada intrapresa altrimenti mi buttano sotto un ponte.
Spero per te che la vita ti sorrida e che il resto sia solo un ricordo.
Saluti
Paolo