VOSTRE ESPERIENZE ICTUS
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VOSTRE ESPERIENZE ICTUS
Mi sono appena iscritta al forum nella speranza di trovare qualche testimonianza che possa darmi speranze per mio padre.
Esattamente un mese fa papà (80 anni) e' stato colpito da un gravissimo ictus ischemico che l'ha portato subito in coma.
I medici dell’area di emergenza dell’ospedale mi hanno parlato di un ictus originato da uno “spruzzo cardioembolico” che ha purtroppo interessato anche il tronco encefalico (anche se non ben evidenziato dalla TAC).
Sin dall’inizio il papà ha alternato momenti di coma più profondo a stati di sopore in cui riusciva ad eseguire dei semplici comandi (stingere la mano su richiesta, mi hanno riferito che in alcuni momenti e’ riuscito a muovere entrambi i lati del corpo). Durante lo stato di coma più leggero ricordo di aver visto papà muovere entrambe le gambe. Gli occhi rimanevano invece sempre chiusi.
Questa situazione e’ andata avanti per circa 15 giorni, poi ha iniziato ad aprire lievemente l’occhio sinistro, che però aveva un aspetto piuttosto “vitreo”, senza movimento alcuno.
A distanza di un mese la situazione attuale e’ la seguente:
durante gran parte della giornata e’ in stato soporoso, quando si sveglia (alle volte spontaneamente senza bisogno di sollecitarlo), cerca di parlare ma e’ rarissimamente comprensibile (solo qualche parola isolata). Alle domande semplici risponde in maniera pertinente con un “sì” o con un “no”, riesce a riconoscere i familiari. Non ci sono più movimenti ne’ nella gamba sinistra ne’ nel braccio sinistro (quest’ultimo ha cominciato a rivelare anche una certa spasticità). Il lato destro ha invece dei buoni movimenti e la forza c’e’, e tanta. Durante rari momenti di “sveglia”, su richiesta e’ in grado di utilizzare una spazzola da capelli e pettinarsi. L’occhio destro continua ad essere chiuso, il sinistro invece e’ in grado di aprirsi e di fare qualche leggero movimento (ma mi sembra solo verso destra). Ultimamente e’ riuscito a muovere leggermente il capo a destra e sinistra, a anche a sollevarlo leggermente. E’ ovviamente sempre sdraiato, non abbiamo mai provato a metterlo seduto. La fisioterapia (solo mobilizzazione degli arti paralizzati) e’ iniziata da soli pochi giorni. La nutrizione avviene tramite PEG.
Il neurologo e’ dell’opinione che la situazione non cambierà di molto. Secondo lui non aprirà mai più l’occhio, forse riuscirà a migliorare dal punto di vista verbale. Non ho ben capito se esclude categoricamente che possa in qualche modo tornare a camminare o meno. Lui dice che bisogna aspettare ed attendere che almeno sia in grado di mettersi seduto.
Il mio cuore di figlia attaccatissima al padre mi sta spingendo a passare ore su internet a cercare informazioni che possano darmi una qualche speranza di rivederlo in piedi, poiché soffro tantissimo a continuare a vederlo in quelle condizioni. So per certo che lui preferirebbe morire piuttosto che rimanere lì ad attendere la morte inchiodato ad un letto, cosciente del suo stato e senza la possibilità di poter comunicare con nessuno.
Vi chiedo se avete delle testimonianze di casi di recupero “miracolosi”, che andavano in netto contrasto con le aspettative e le prognosi mediche…
Grazie
Esattamente un mese fa papà (80 anni) e' stato colpito da un gravissimo ictus ischemico che l'ha portato subito in coma.
I medici dell’area di emergenza dell’ospedale mi hanno parlato di un ictus originato da uno “spruzzo cardioembolico” che ha purtroppo interessato anche il tronco encefalico (anche se non ben evidenziato dalla TAC).
Sin dall’inizio il papà ha alternato momenti di coma più profondo a stati di sopore in cui riusciva ad eseguire dei semplici comandi (stingere la mano su richiesta, mi hanno riferito che in alcuni momenti e’ riuscito a muovere entrambi i lati del corpo). Durante lo stato di coma più leggero ricordo di aver visto papà muovere entrambe le gambe. Gli occhi rimanevano invece sempre chiusi.
Questa situazione e’ andata avanti per circa 15 giorni, poi ha iniziato ad aprire lievemente l’occhio sinistro, che però aveva un aspetto piuttosto “vitreo”, senza movimento alcuno.
A distanza di un mese la situazione attuale e’ la seguente:
durante gran parte della giornata e’ in stato soporoso, quando si sveglia (alle volte spontaneamente senza bisogno di sollecitarlo), cerca di parlare ma e’ rarissimamente comprensibile (solo qualche parola isolata). Alle domande semplici risponde in maniera pertinente con un “sì” o con un “no”, riesce a riconoscere i familiari. Non ci sono più movimenti ne’ nella gamba sinistra ne’ nel braccio sinistro (quest’ultimo ha cominciato a rivelare anche una certa spasticità). Il lato destro ha invece dei buoni movimenti e la forza c’e’, e tanta. Durante rari momenti di “sveglia”, su richiesta e’ in grado di utilizzare una spazzola da capelli e pettinarsi. L’occhio destro continua ad essere chiuso, il sinistro invece e’ in grado di aprirsi e di fare qualche leggero movimento (ma mi sembra solo verso destra). Ultimamente e’ riuscito a muovere leggermente il capo a destra e sinistra, a anche a sollevarlo leggermente. E’ ovviamente sempre sdraiato, non abbiamo mai provato a metterlo seduto. La fisioterapia (solo mobilizzazione degli arti paralizzati) e’ iniziata da soli pochi giorni. La nutrizione avviene tramite PEG.
Il neurologo e’ dell’opinione che la situazione non cambierà di molto. Secondo lui non aprirà mai più l’occhio, forse riuscirà a migliorare dal punto di vista verbale. Non ho ben capito se esclude categoricamente che possa in qualche modo tornare a camminare o meno. Lui dice che bisogna aspettare ed attendere che almeno sia in grado di mettersi seduto.
Il mio cuore di figlia attaccatissima al padre mi sta spingendo a passare ore su internet a cercare informazioni che possano darmi una qualche speranza di rivederlo in piedi, poiché soffro tantissimo a continuare a vederlo in quelle condizioni. So per certo che lui preferirebbe morire piuttosto che rimanere lì ad attendere la morte inchiodato ad un letto, cosciente del suo stato e senza la possibilità di poter comunicare con nessuno.
Vi chiedo se avete delle testimonianze di casi di recupero “miracolosi”, che andavano in netto contrasto con le aspettative e le prognosi mediche…
Grazie
Giovanna- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 18.04.11
Re: VOSTRE ESPERIENZE ICTUS
Benvenuta nel forum.
Sono stato molto toccato dal tuo racconto. Venendo subito al dunque, ti consiglierei prima di tutto, di leggere due libri, che ti do link, se volessi ordinarli:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-scoperta-del-giardino-della-mente.php
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788856717815/Si,_si,_New_York/Lisa_Festa.html
Hai fatto una relazione completa delle condizioni di tuo padre, ma non è dato sapere di umore è. Se è combattivo o se è depresso. Anche se la mancanza di comunicazione, penso, non ti agevoli. E' determinante la vitalità, più delle cure.
Un altra domanda: dove è ricoverato? Se tu fossi in zona, Udine o dintorni, potresti venire al gruppo di aiuto.
Un caro saluto
Giuseppe
Sono stato molto toccato dal tuo racconto. Venendo subito al dunque, ti consiglierei prima di tutto, di leggere due libri, che ti do link, se volessi ordinarli:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-scoperta-del-giardino-della-mente.php
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788856717815/Si,_si,_New_York/Lisa_Festa.html
Hai fatto una relazione completa delle condizioni di tuo padre, ma non è dato sapere di umore è. Se è combattivo o se è depresso. Anche se la mancanza di comunicazione, penso, non ti agevoli. E' determinante la vitalità, più delle cure.
Un altra domanda: dove è ricoverato? Se tu fossi in zona, Udine o dintorni, potresti venire al gruppo di aiuto.
Un caro saluto
Giuseppe
Giuseppe- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 23.04.08
E' passato del tempo
Ciao, Giovanna.
Sono passati due mesi da quando hai scritto quello che è successo a tuo papà, e di come avesse ecominciato a compiere qualche piccolo progresso. Qualche volta, quando guardo il messaggio, mi chiedo come ti senti, se ci sono stati altri piccoli segni, oppure no.
Mi rendo conto che sono domande molto delicate, alle quali magari non ti senti di rispondere. Chissà.
Credo che la vicinanza e l'affetto che tu dimostri siano comunque un risanamento dell'animo, un conforto. Purtroppo non so darti testimonianze di riprese miracolose, ma di vite diversamente serene sì.
Ti saluto
Donatella
Sono passati due mesi da quando hai scritto quello che è successo a tuo papà, e di come avesse ecominciato a compiere qualche piccolo progresso. Qualche volta, quando guardo il messaggio, mi chiedo come ti senti, se ci sono stati altri piccoli segni, oppure no.
Mi rendo conto che sono domande molto delicate, alle quali magari non ti senti di rispondere. Chissà.
Credo che la vicinanza e l'affetto che tu dimostri siano comunque un risanamento dell'animo, un conforto. Purtroppo non so darti testimonianze di riprese miracolose, ma di vite diversamente serene sì.
Ti saluto
Donatella
donatella1- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 30.12.10
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